Il disegno di Rassegna

Una rielaborazione dei
ventidue numeri della rivista Rassegna
presenti nella Biblioteca del Design Bruno
Munari dell’ISIA di Faenza.

Il Disegno di Rassegna è un elaborato nato dall’analisi dei contenuti di Rassegna, una rivista che ha fatto la storia della progettazione in Italia. Nella Biblioteca del Design Bruno Munari dell’ISIA di Faenza sono presenti 22 numeri dei 77 pubblicati: si tratta di volumi densi di contenuti, scritti dai più importanti progettisti e intellettuali dell’epoca, ed era arduo pensare di approfondirli tutti. La scelta più naturale è stata quella di concentrarci su alcuni articoli significativi per quanto riguarda il graphic design, in particolari quelli pubblicati sul n° 6, dedicato alla grafica Italiana.

Copertine originali dei numeri originali 6, 12 e 19.

Alcune pagine interne del numero 6, dedicato alla grafica italiana

Articolo dedicato alla storia del logotipo di Olivetti, e rieditato all’interno de Il Disegno di Rassegna.
Uno degli articoli rieditato all’interno del Disegno di Rassegna.
Uno degli articoli rieditato all’interno del Disegno di Rassegna.

Il progetto grafico della rivista è di Pierluigi Cerri e, tranne pochi aggiustamenti, rimarrà invariato fino al termine delle pubblicazioni. L’impostazione è modernista, e trasmette un’immagine allo stesso tempo colta e sperimentale. Il numero 6 (Il campo della grafica italiana), curato da Pierluigi Cerri e con testi di Giovanni Anceschi e Omar Calabrese è il primo dedicato specificatamente a questo argomento.
La grafica non è quindi il tema principale di Rassegna, che ha come sottotitolo «Problemi di architettura dell’ambiente». Il punto di vista della rivista è infatti multidisciplinare, ma l’architettura sta al centro delle altre discipline, che la completano e le danno statura culturale.

Rassegna è infatti una rivista dedicata alla cultura del progetto nella sua accezione più ampia, e questo approccio è evidente dopo averne sfogliato anche solo poche pagine. Se la si confronta con una rivista contemporanea si nota subito la densità dei testi e l’uso discreto delle immagini, che contrasta con la tendenza attuale. La maggior parte delle riviste di architettura e design pubblicate oggigiorno, ricorre a foto di grande impatto visivo e cerca voracemente novità da pubblicare, impegnata com’è in un difficile inseguimento dell’informazione online. Rassegna era invece una rivista che si prendeva i suoi tempi, che guardava al futuro ma aveva radici ben salde nella storia dell’architettura, ma anche nell’antropologia, nella letteratura, e nell’arte in genere.