
Ale Giorgini è un brillante illustratore italiano, riconoscibile per lo stile geometrico e per la simpatia e serenità che esprimano i suoi personaggi. Non lo conosco di persona, ma leggendo la sua intervista per Design Playground me lo immagino come una persona simpatica e felice di fare un lavoro non facile, ma che ama.
Le sue illustrazioni appaiono come dense composizioni di personaggi, nate dall’incontro di linee di costruzione curve e rette: le forme si astraggono ma ne guadagnano in dinamicità e si legano tra loro con eleganza.
Il tratto è molto originale – a prima vista mi ha ricordato i disegni di alcune carte da gioco classiche – e Ale spiega come lo abbia sviluppato grazie alla sua formazione, vale a dire unendo il colorato immaginario dei cartoni animati dell’infanzia con il precisione e il rigore dell’istituto per geometri frequentato durante l’adolescenza.
Ale Giorgini è uno dei fondatori di Illustri, l’associazione nata per promuovere l’illustrazione e la comunicazione visiva, e che mira a riunire le nuove generazioni d’illustratori italiani per dargli supporto e prestigio.
Lo scorso dicembre l’associazione ha inaugurato a Vicenza il primo festival Festival, un bellissimo evento che riunisce i lavori di 11 tra i più apprezzati autori italiani oltre a 11 talenti emergenti: la mostra sarà aperta fino alla fine di gennaio. Sei, e sono, ancora in tempo per visitarla.
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