
Girovagando sul web tramite Stumbleupon, ho scoperto il Gömböc. Si tratta di un solido tridimensionale inventato dagli scienziati ungheresi Gábor Domokos e Péter Várkonyi nel 2006, dopo che la sua esistenza era stata teorizzata nel 1995 dal matematico russo Vladimir Arnold.
Ma cosa ha di così speciale questo “Gömböc”, che in ungherese significa palla di grasso? E’ il primo oggetto omogeneo conosciuto con due soli punti di equilibrio, uno stabile ed uno instabile, e non esiste al mondo un altro corpo con meno punti di equilibrio.
E’ stato scientificamente dimostrato come in un piano orizzontale il Gömböc si muova incessantemente in cerca dell’equilibrio, fino a quando non trova l’unica posizione di equilibrio stabile esistente.
La forma che più si avvicina in natura al Gömböc è il guscio delle tartarughe perché la selezione naturale ha premiato quegli animali che, in caso di ribaltamento, riuscivano a ritrovare più facilmente la posizione originaria.
Questa invenzione ha reso famosi i suoi inventori, tanto che durante l’Esposizione Universale 2010, a Shangai, un Gömböc gigante è stato l’attrazione principale del padiglione ungherese. Esso è stato presentato anche come un rompicapo erede del celebre Cubo di Rubik; Erno Rubik è, infatti, un architetto e designer di nazionalità ungherese. Dubito che il Gömböc possa riscuotere anche solo un decimo del successo ricevuto dal Cubo, però sono rimasto affascinato da questo video e mi sono chiesto se una forma simile possa avere (o abbia giù avuto) applicazioni nel campo del design al di fuori dell’ambito ludico.
Per ora Gabor Domokos ha deciso di sfruttare l’invenzione nella maniera più semplice: vendendo su internet delle lussuose versioni del Gömböc costruite in plexiglas, alluminio e porcellana. In effetti il Gömböc può essere considerato un oggetto anche prezioso, da maneggiare con cura, perché è sufficiente un piccolo danneggiamento per fargli perdere la sue singolari caratteristiche.
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