
Non so perchè ho aspettato tanto a scrivere un post su MH way, forse perché l’ho sempre dato come per “scontato”, benché non possa essere così per tutti i lettori.
Nel mio caso, infatti, ho iniziato ad interessarmi di disegno industriale una decina d’anni fa proprio scoprendo i prodotti MH way, così difficili da trovare e così “strani” rispetto a tutti gli altri. Ovviamente erano impressioni dovute alla mia inesperienza, tuttavia anche oggi continuo ad amare la grande qualità della linea di accessori per progettisti creata da Makio Hasuike nel 1982. Hasuike è un designer giapponese che ha messo a frutto l’esperienza accumulata in anni d’attività professionale in Italia, riuscendo con successo a creare un’azienda che producesse gli oggetti che lui per primo ha sempre desiderato utilizzare.
Queste borse, cartelle e portafogli rappresentano un design al di sopra delle mode che spesso raggiunge un eccelso equilibrio tra gli aspetti funzionali e la sensibilità estetica: il dettaglio non è mai solo e semplice ornamento.
La migliore dimostrazione del successo di MH way non sono però i numerosi premi e riconoscimenti conquistati, quanto il radicarsi nell’immaginario collettivo di alcuni oggetti imitati da altri innumerevoli volte, come la cartellina semitrasparente “Piuma” , il tubo per fogli da disegno “Zoom” (autentica icona degli studenti di architettura prima del dilagare dei PC portatili), oppure lo zaino Impronta… dopo 10 anni aspetto ancora di trovare una copia verde acido del vecchio modello!
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