
Qualche tempo fa mi è capitato di usare uno dei tanti dentifrici “tricolori”, i cui benefici sbandierati dalla pubblicità sembrano direttamente proporzionali al numero di colori impiegati. Era la prima volta, perché finora, per caso o per abitudine, avevo sempre impiegato dentifrici dalla pasta monocromatica. Spalmando il dentifricio sullo spazzolino ho improvvisamente realizzato la VERA funzione delle strisce colorate: si tratta sicuramente di un furbo espediente di marketing per indurre a consumare più prodotto.
Io, per esempio, sono abituato ad usare poca pasta per lavarmi i denti, ma così facendo non è possibile ottenere il familiare effetto visivo della pubblicità. Per avere sul proprio spazzolino la dinamica onda colorata degli spot è necessario distribuire una buona quantità di prodotto, e la presenza dei colori è importante per rendere memorabile l’effetto. E’ improbabile che le proprietà mediche del dentifricio richiedano l’uso di pigmenti.
Mi credi troppo malizioso, oppure anche tu la pensi come me?
3 commenti »
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io invece pensavo che lo scopo occulto fosse quello di indurci a credere nella presenza di misteriosi e potenti agenti pulenti, un pò come i microgranuli, le pastiglie powerball per la lavastoviglie con la perla o la palla dentro, e via dicendo. O come tutti i classici prodotti “doppia azione” o “tripla azione” che denunciano la propria (presunta) doppia-tripla efficacia in due-tre-quattro fasi evidenziandola con colori diversi o materiali diversi (es.: polvere + liquido) o altri espedienti concettualmente simili.
Commento by SaintJust — 26 novembre 2007 @ 14:42
Ciao Saint Just.
Quello che descrivi tu e lo scopo dichiarato e ufficialmente riconosciuto, quello che ipotizzo io invece è un “utile” effetto collaterale.
Commento by ELMANCO / Stefano Ricci — 26 novembre 2007 @ 15:02
..eh sì, in effetti è troppo diretto il nesso tra le strisce colorate e l’elementare meccanismo nel cervellino della massaia ai cui occhi l’”azione trifasica” appare più credibile se colorata di tre colori diversi
Commento by SaintJust — 26 novembre 2007 @ 15:59